Bio è meglio

Le più recenti scoperte scientifiche hanno ampliato il divario esistente tra agricoltura biologica e convenzionale in proporzioni che forse nessuno si aspettava. La ricerca ha mostrato che le due pratiche agronomiche hanno effetti differenti sul fenotipo delle colture dovuti a meccanismi che accendono e spengono i geni nelle cellule vegetali, a seconda che esse siano o meno poste in un regime di conduzione biologica o convenzionale. Due brillanti studi, “Rempelos L, et al., 2013, Mol Breed 31, 363–378” e “van Dijk JP, et al., 2012, J Agric Food Chem 60, 2090–2101”, sono giunti a quantificare questo differente pattern di epressione genica nel 10% delle proteine totali in patate biologiche e convenzionali. Lo stesso incredibile risultato si è ottenuto anche per altre colture.

Tutto ciò ha effetti importanti su fenomeni che determinano la qualità del cibo che mangiamo, come l’assorbimento degli elementi nel suolo, la resistenza naturale alle malattie e processi metabolici cellulari. Negli ultimi 20 anni, numerosi studi scientifici hanno comparato le colture ottenute con metodo biologico con quelle ottenute in modo convenzionale e hanno accumulato dati sulla differente concentrazione di minerali (Fe, Zn, Cu e Se) e metalli pesanti (Cd e Pb), residui di pesticidi, macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati) e metaboliti secondari (antiossidanti, fenoli e vitamine).

In ogni modo, anche con quest’enorme quantità di evidenze, la comunità scientifica e l’opinione pubblica si interrogano ancora sugli effettivi benefici apportati dagli alimenti biologici sulla salute umana. Proprio per risolvere la questione, Marcin Baran´ski et al. (British Journal of Nutrition, 2014, 112, 794–811) hanno collezionato molta della letteratura prodotta sul tema e condotto una complicata analisi statistica sui dati. I risultati di questa analisi hanno confermato, in maniera indiscutibile, l’incremento delle proprietà antiossidanti dei vegetali prodotti con metodo biologico. Nel dettaglio, sono risultati statisticamente più concentrati i polifenoli, come flavonoidi, acidi fenolici e antocianine. La maggiore concentrazione di carotenoidi e altre vitamine nella frutta e verdura biologica, invece, è risultata meno marcata, ma comunque statisticamente significativa. I risultati riguardanti i macronutrienti hanno mostrato una più alta concentrazione di carboidrati totali e una minore concentrazione di proteine, grassi e zuccheri nei prodotti biologici. Anche l’analisi della concentrazione di tossici, metalli pesanti e residui di pesticidi è risultata in una maggiore salubrità dei raccolti biologici, rispetto alla controparte convenzionale.

 

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